Artigianfer, Signify e Vespera Power siglano un accordo per lo sviluppo di soluzioni integrate per il settore dell’agrofotovoltaico
02/08/2022

Coltivazione idroponica:
una risposta a siccità e cambiamento climatico

La nostra epoca è tragicamente attraversata da una serie di cambiamenti climatici che incidono sull’ecosistema così come lo conosciamo oggi.

Una delle conseguenze che nelle ultime settimane è diventata drammaticamente evidente è la siccità. Le scarsissime precipitazioni che hanno colpito il nostro paese negli ultimi mesi hanno talmente ridotto le riserve idriche che adesso dobbiamo fare i conti con una situazione di emergenza.

In campo agricolo, per rispondere alla siccità, la coltivazione idroponica è una delle soluzioni migliori che abbiamo.

Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Siccità: i danni per agricoltori e coltivatori


Nel settore agricolo la siccità sta provocando dei danni enormi, tanto che molte regioni hanno chiesto al governo di dichiarare lo stato di crisi.

Si stima che circa il 28% del territorio sia a rischio desertificazione ed è una situazione che attraversa l’intera Italia, da Nord a Sud. Le coltivazioni in campo hanno subito un calo di rese di produzione di circa il 15%: il grano per primo ma anche mais, riso e altri cereali, ortaggi e frutta (gli agrumi sono tra quelli che hanno più necessità di acqua). 

La siccità ha conseguenze che toccano anche gli allevamenti: pascoli secchi e mancanza di foraggio stanno mettendo a dura prova anche gli animali, non solo rispetto alla resa di latte ma anche alla loro stessa sopravvivenza.

E la cosa peggiore è che questa situazione sembra destinata a durare a lungo negli anni. Essendo una diretta conseguenza dei cambiamenti climatici, è verosimile pensare che la siccità diventerà una costante. La coltivazione idroponica, in questo contesto, assume un’importanza enorme.

Coltivazione idroponica: che cos’è e perché può aiutare

Da diversi anni l’agricoltura idroponica rappresenta la risposta alla sfida posta da siccità e cambiamenti climatici.

Si tratta di un metodo di coltivazione altamente sostenibile, che riduce al minimo il consumo di suolo e soprattutto di acqua.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

Coltivazione idroponica:
esperienza e serre Artigianfer

Artigianfer ha da sempre dedicato molto impegno allo sviluppo e alla progettazione di serre ecosostenibili, tra cui naturalmente anche le serre idroponiche. Ognuno dei nostri progetti è personalizzato nelle dimensioni, nella struttura e negli impianti, ma l’attenzione alla sostenibilità e all’efficienza è sempre massima.

Il nostro lavoro più rilevante nel campo delle serre idroponiche è sicuramente Sfera, la serra idroponica più grande in Italia. Si tratta di una struttura altamente tecnologica: 13 ettari di impianto vicino a Grosseto, dove impianti hi-tech efficienti e innovativi assicurano una produzione costante di ortaggi, risparmiando circa il 90% di acqua rispetto a una coltivazione tradizionale. 

Un progetto che sarà il primo di molte altre serre destinate alla coltura idroponica in tutto il mondo.

Serre idroponiche: scegli la soluzione adatta a te


Dopo aver realizzato Sfera, abbiamo progettato altre soluzioni di diverse dimensioni per rispondere alle esigenze di qualsiasi agricoltore e coltivatore. Possiamo realizzare progetti su misura, partendo dalle soluzioni più piccole da 1000 o 2000 mq fino ad arrivare a serre idroponiche extra-large, anche più grandi di 10.000 mq.

Se vuoi saperne di più sulle soluzioni Artigianfer, consulta la nostra pagina dedicata.

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